Sorveglianza 3D per l'Addio al Papa: Roma Blindata con No-Fly Zone, Droni Termici e Caccia Militari

Sorveglianza 3D per l'Addio al Papa: Roma Blindata con No-Fly Zone, Droni Termici e Caccia Militari

In concomitanza con i funerali di Papa Francesco, previsti per sabato 26 aprile, Roma e la Città del Vaticano diventano una fortezza sorvegliata da terra, cielo e acqua. A partire dalle 14:00 di oggi, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha attivato una no-fly zone estesa, che si affianca alle restrizioni già in vigore, per proteggere l’evento che attirerà oltre 200.000 fedeli e 170 capi di Stato e di governo, tra cui il presidente statunitense Donald Trump. La Questura di Roma ha schierato droni avanzati, come il Parrot Anafi USA e modelli DJI, all’interno di un piano di sicurezza definito “tridimensionale” per monitorare la Capitale in tempo reale.

No-fly zone: limitazioni al volo spiegate in dettaglio

Credit: Desk Aeronautico

Per garantire la massima sicurezza, ENAC e Aeronautica Militare hanno stabilito tre aree concentriche di restrizione aerea, attive dalle 14:00 di oggi, 25 aprile, fino alle 22:00 di domani, 26 aprile (orario stimato). Ecco i dettagli, con misure convertite in chilometri e metri per maggiore chiarezza:

• Zona di identificazione per la difesa aerea (ADIZ): 
• Estensione: Copre un raggio di 75 miglia nautiche da Roma, pari a circa 138,9 chilometri.
• Regole: Qualsiasi aereo, a qualsiasi altitudine, deve presentare un piano di volo almeno due ore prima della partenza e utilizzare un codice transponder assegnato. Gli aeromobili non autorizzati rischiano l’intercettazione da parte di caccia militari, come gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare, pronti a intervenire per azioni di difesa aerea.
• Divieto di volo per VFR e droni:  
• Estensione: Raggio di 35 miglia nautiche da Roma, ovvero circa 64,8 chilometri. 
• Altitudine: Dal suolo fino a FL195, equivalente a circa 5.944 metri sopra il livello del mare.  
• Restrizioni: Vietato il volo a tutti i velivoli a vista (VFR), ultraleggeri, paramotori, alianti, palloni, aeromodelli, razzi e droni, salvo autorizzazioni specifiche. I trasgressori saranno soggetti a misure di difesa aerea.
• Area di massima restrizione:  
• Estensione: Raggio di 6,5 miglia nautiche dal centro di Roma, pari a circa 12 chilometri.  
• Restrizioni: Divieto totale di sorvolo per qualsiasi aeromobile, eccetto i voli strumentali (IFR) diretti agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. L’aeroporto di Roma Urbe resterà chiuso, e le avio ed elisuperfici del Lazio saranno inaccessibili, salvo per piloti o associazioni di volo autorizzati e registrati.

Per i voli commerciali non schedulati su Ciampino, è richiesta l’approvazione del gestore aeroportuale con almeno tre ore di anticipo, corredata da certificato di operatore aereo e lista passeggeri. I voli privati e i dirottamenti su Fiumicino e Ciampino sono vietati, mentre i voli di Stato, di emergenza e ospedalieri sono esentati dalle restrizioni. Possibili ritardi sono previsti per i voli in arrivo e partenza da entrambi gli aeroporti.

L’Aeronautica Militare ha anche attivato aree dedicate per operazioni militari:  

• SUNRISE A e B: Zone per droni militari tra 2.438 e 7.620 metri (FL80-FL250), accessibili tramite corridoi da Amendola (“SUNSET”) e Sigonella (“TOLAR”).  
• FLEX-1 e FLEX-2: Aree a sud e ovest di Roma per attività aerea militare, tra 4.572 e 7.620 metri (FL150-FL250).  
• R48 Plus: Estensione di una zona riservata, tra 5.334 e 7.315 metri (FL175-FL240), per esercitazioni militari.  
• GUICIA e GUICA NORTH: Zone per elicotteri militari a est e nord di Roma, rispettivamente fino a 914 e 610 metri sopra il livello del mare.

Droni della Polizia: tecnologia al servizio della sicurezza

La Questura di Roma ha implementato una sorveglianza aerea avanzata utilizzando droni di ultima generazione. Tra questi spicca il Parrot Anafi USA, un drone professionale equipaggiato con un gimbal a tripla camera: un sensore visivo con zoom 32x, una camera grandangolare e una termocamera FLIR Boson. Quest’ultima permette di rilevare fonti di calore a distanza, utile per identificare persone o anomalie in aree affollate o di notte. Le immagini, trasmesse in tempo reale al Centro per la Gestione della Sicurezza, offrono una visione a 360 gradi di Piazza San Pietro e delle vie limitrofe.

In supporto, la Polizia utilizza anche altre tipologie di droni come i DJI, probabilmente modelli come il Mavic 3 Enterprise / Pro noti per la loro capacità di operare in condizioni difficili e trasmettere dati ad alta risoluzione. Questi droni superano le limitazioni delle barriere architettoniche, garantendo un monitoraggio continuo delle aree sensibili, come Via della Conciliazione e il Tevere.

Sistemi antidrone: protezione dello spazio aereo

Credit: Esercito Italiano

Per neutralizzare eventuali droni non autorizzati, l’Aeronautica Militare ha schierato tecnologie antidrone, tra cui jammer portatili (spesso chiamati “bazooka antidrone”). Questi dispositivi, come il DroneGun Tactical, emettono segnali radio che interrompono la comunicazione tra il drone e il suo operatore, costringendolo ad atterrare, a rimanere fermo o a far scattare il ritorno a casa automatico. Radar e sensori di rilevamento completano il sistema, assicurando una protezione totale dello spazio aereo sopra il Vaticano e Roma. “Il divieto di sorvolo è monitorato con la massima attenzione per prevenire qualsiasi minaccia”, ha dichiarato il Prefetto Lamberto Giannini.

Un piano di sicurezza a 360 gradi

Il Questore di Roma ha descritto il piano come una “sorveglianza tridimensionale”. Oltre ai droni, elicotteri delle forze dell’ordine pattugliano i cieli, mentre oltre 6.500 agenti, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, controllano le vie di accesso al Vaticano. Nel sottosuolo, le stazioni della metropolitana come Termini e Ottaviano sono presidiate da unità specializzate. La Polizia Fluviale monitora il Tevere, bonificando il tratto vicino al Vaticano, con pattuglie attive sin dall’annuncio della morte del Pontefice.

Le forze di sicurezza includono nuclei NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico) dei Vigili del Fuoco, tiratori scelti, artificieri e unità cinofile. La Digos, in collaborazione con i Carabinieri, ha intensificato le attività di intelligence, sfruttando canali internazionali per prevenire rischi geopolitici, soprattutto in un contesto che vede la partecipazione di leader come Trump e Zelensky.

Un evento storico e complesso

I funerali di Papa Francesco, che si concluderanno con la traslazione della salma alla Basilica di Santa Maria Maggiore, rappresentano un evento globale senza precedenti. La concomitanza con l’80° anniversario della Liberazione (25 aprile) e il Giubileo degli Adolescenti (27 aprile) complica ulteriormente la gestione della sicurezza. Il Questore di Roma ha richiamato le parole del Pontefice – “servire il prossimo senza servirsi del prossimo” – come guida per le forze dell’ordine, chiamate a proteggere l’intimità della preghiera e la sicurezza di un evento che unisce fede, diplomazia e ordine pubblico.

Roma, sotto un cielo chiuso e sorvegliato, si prepara a salutare Papa Francesco con un dispiegamento di tecnologia e umanità unico al mondo.