Volocopter passa ai Cinesi: 10 Milioni per l’innovazione tedesca in crisi

Volocopter passa ai Cinesi: 10 Milioni per l’innovazione tedesca in crisi

Credit: Volocopter

Volocopter, il pioniere tedesco dei velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVTOL), è stato acquisito per 10 milioni di euro dalla cinese Zhejiang Wanfeng Auto Wheel Co., Ltd., attraverso la sua controllata Wanfeng Aviation Industry. L’operazione, annunciata ufficialmente il 10 marzo 2025 con una comunicazione al mercato azionario di Shenzhen, segna la fine di un travagliato percorso per l’azienda di Bruchsal, che aveva dichiarato insolvenza lo scorso 26 dicembre 2024, e solleva interrogativi sul destino della sua tecnologia avanzata nel panorama europeo.

Una Cessione a Prezzo di Saldo

Secondo i dettagli emersi dalla documentazione ufficiale, l’acquisizione è stata perfezionata il 5 marzo 2025 tramite un Asset Purchase Agreement siglato tra Tobias Wahl, amministratore fallimentare di Volocopter GmbH nominato dal tribunale di Karlsruhe, e heptus 591 GmbH, una società registrata a Berlino il 17 gennaio 2025 e interamente controllata da Diamond Verwaltungs GmbH, a sua volta proprietà di Wanfeng Aviation. Il prezzo di 10 milioni di euro appare irrisorio rispetto alla valutazione di 1,5 miliardi di euro raggiunta da Volocopter nel 2022, durante l’ultima raccolta fondi di Serie E, e al valore contabile degli asset ceduti, stimato in circa 42 milioni di euro. Tra questi figurano attrezzature, strumenti, semilavorati, brevetti relativi a velivoli e sistemi dronistici (come i marchi VOLOCITY, VOLODRONE e Volocopter), domini web e alcuni contratti specifici.

L’accordo prevede che Wanfeng rilevi anche le relazioni lavorative di una parte del personale, ma con un drastico ridimensionamento: secondo alcune indiscrezioni, dei circa 500 dipendenti di Volocopter solo 160 saranno mantenuti, mentre il resto è stato licenziato il 5 marzo, con contratti in scadenza a fine giugno 2025. Una mossa che rifletterebbe l’intenzione del nuovo proprietario di ottimizzare le risorse, concentrandosi sullo sfruttamento della proprietà intellettuale e delle infrastrutture residue.

Da Bruchsal alla Cina, Passando per l’Austria

Nonostante l’apparenza di una transazione intra-europea – grazie alla mediazione di Diamond Aircraft Industries, produttore austriaco di velivoli leggeri con sede a Wiener Neustadt – il controllo effettivo passa nelle mani di Wanfeng, colosso cinese specializzato in componenti automobilistici e già proprietario di Diamond dal 2017. Quest’ultima, con un fatturato di 210 milioni di euro nel 2023 e oltre 600 dipendenti, gestisce un sito operativo a Egelsbach, in Germania, a circa 100 chilometri da Bruchsal, dove Volocopter ha sviluppato i suoi ambiziosi progetti di air taxi elettrici. La presenza di Diamond in Europa potrebbe aver facilitato l’operazione, evitando una revisione più stringente da parte delle autorità tedesche per la cessione diretta a un’entità extra-UE.

Wanfeng ha dichiarato che l’acquisizione è finalizzata a “sviluppare prodotti eVTOL avanzati e creare un nuovo motore di crescita per l’azienda”, sfruttando il know-how di Volocopter nel settore della mobilità aerea urbana sostenibile. Tuttavia, i piani futuri per le attività di ricerca e produzione a Bruchsal rimangono avvolti nell’incertezza, alimentando il dibattito sul trasferimento di tecnologia strategica fuori dall’Europa.

Una Storia di Innovazione e Difficoltà

Fondata nel 2011 come Syntern GmbH (poi e-volo GmbH) e ribattezzata Volocopter GmbH, l’azienda si è distinta come apripista negli eVTOL, con l’obiettivo di rivoluzionare il trasporto urbano attraverso velivoli elettrici multirotore. I suoi modelli, come il bicosto VoloCity e il cargo VOLODRONE, hanno completato numerosi voli dimostrativi – tra cui un test pubblico a Seoul nel 2021 – e ottenuto l’approvazione dell’organizzazione di progettazione (DOA) e produzione (POA) dall’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA). Tuttavia, la certificazione di tipo (TC), ultimo passo per l’entrata in servizio commerciale, non è mai arrivata, bloccata da ostacoli finanziari e regolamentari.

La crisi si è acuita negli ultimi anni: nonostante i 600 milioni di euro raccolti da investitori come Mercedes-Benz, BlackRock e NEOM (il progetto saudita di città futuristica), Volocopter ha bruciato liquidità senza riuscire a garantire nuove iniezioni di capitale o un prestito governativo da 100 milioni di euro richiesto nel 2024. L’insolvenza, annunciata a fine dicembre, ha segnato la resa di un sogno che sembrava a un passo dal decollo.

Sinergie e Dubbi Tecnici

Dal punto di vista tecnico, l’acquisizione offre a Wanfeng un patrimonio di valore. I brevetti di Volocopter coprono sistemi di propulsione elettrica, configurazioni multirotore e software di gestione del volo, tutti elementi cruciali per competere nel nascente mercato della “low-altitude economy”, che la Cina sta promuovendo con incentivi statali. Diamond Aircraft, già attiva nello sviluppo di velivoli leggeri elettrici come l’eDA40 (primo volo nel 2023, in fase di certificazione), potrebbe integrare queste tecnologie per ampliare il proprio portafoglio, magari adattando i progetti di Volocopter a nuove applicazioni, come il trasporto merci o missioni di sorveglianza.

Tuttavia, permangono rischi significativi. Il comunicato di Wanfeng avverte di potenziali ostacoli: dall’incertezza sull’efficacia dell’accordo (soggetta all’approvazione del tribunale tedesco) ai ritardi nella certificazione EASA, fino a possibili contenziosi legati a ipoteche o licenze sugli asset acquisiti. Inoltre, la dipendenza da politiche d’investimento estere e l’eventuale trasferimento di know-how in Cina potrebbero complicare il quadro regolamentare europeo.

Impatti sull’Europa e il Settore eVTOL

L’operazione solleva interrogativi sul futuro dell’industria eVTOL europea. Mentre competitor come l’americana Joby Aviation avanzano verso la commercializzazione e la cinese EHang testa servizi di air taxi, l’Europa perde un altro tassello del suo ecosistema eVTOL, dopo il fallimento di Lilium nell’ottobre 2024. La cessione di Volocopter a Wanfeng, già sotto i riflettori per forniture indirette di componenti aeronautici alla Russia (come rivelato da Welt am Sonntag), alimenta anche preoccupazioni geopolitiche sull’accesso di Pechino a tecnologie sensibili.

Per gli esperti del settore, il caso Volocopter è un monito: l’innovazione richiede non solo visione, ma anche un supporto finanziario e politico costante. L’Europa deve ripensare il modo in cui sostiene le sue start-up tecnologiche, altrimenti rischia di cedere terreno a potenze come la Cina.  Intanto, i fan di Volocopter possono tirare un sospiro di sollievo: la tecnologia sopravvive, ma il sogno di vedere air taxi eVTOL tedeschi solcare i cieli europei potrebbe essersi allontanato per sempre.