Drone FPV precipita su Boccadasse: Sanzioni shock per il pilota straniero?

Drone FPV precipita su Boccadasse: Sanzioni shock per il pilota straniero?

Credit: Genova Smart - Comune di Genova

Un incidente con un drone FPV ha movimentato la tranquilla località di Boccadasse, pittoresco borgo marinaro di Genova, sollevando questioni sulla sicurezza aerea e sulle normative che regolano l'uso di questi dispositivi volanti. Un turista polacco residente nel Regno Unito si è trovato al centro di un caso che potrebbe costargli caro, dopo che il suo drone FPV (First Person View) si è schiantato sulla chiesa locale, in piena zona rossa dovuta alla presenza dell'elisuperficie dell'ospedale Gaslini.

L'episodio ha immediatamente attirato l'attenzione delle autorità locali. Stando a quanto riportato, la Polizia Locale dell'unità territoriale Levante, intervenuta sul posto dopo i Vigili del Fuoco, ha condotto i primi controlli, estraendo anche i dati della memoria del drone, che avrebbero rivelato una serie di irregolarità. Il pilota, pur esibendo prontamente il suo attestato, non è stato in grado di fornire documenti essenziali come il codice QR identificativo del drone, il manuale di volo e, aspetto più critico, un contratto di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.

Il Reparto Sicurezza Stradale ha proceduto al sequestro del drone, un modello FPV autocostruito, insieme a tutti i suoi componenti, inclusi il radiocomando e il visore per il pilotaggio FPV. Sebbene le prime analisi suggeriscano un errore umano come causa probabile dell'incidente, non si esclude un malfunzionamento del sistema drone.

Credit: d-flight

La gravità della situazione è accentuata dal fatto che l'area genovese presenta diverse zone interdette al volo, tra cui l'aeroporto Cristoforo Colombo, la casa Circondariale di Marassi e vari ospedali dotati di eliporto, come il Policlinico San Martino e l'Istituto Gaslini. Pertanto, se venisse accertato il volo in zona vietata si configurerebbe la violazione dei relativi articoli del codice della navigazione con conseguenze anche penali.

Sul portale Genova Smart del Comune di Genova che ha diffuso la notizia, si  parlato anche di una possibile sanzione fino a 30.000 euro per il pilota, presumibilmente riferita alla mancanza dell'assicurazione per un aeromobile.

Sanzione per mancata assicurazione drone dovrebbe essere stata ridimensionata da ENAC

Tuttavia, una nostra analisi più approfondita della normativa vigente suggerisce che le conseguenze potrebbero essere meno severe, almeno per quanto riguarda la mancata assicurazione, ma comunque significative. Infatti, secondo quanto aveva riportato Dronezine, una recente circolare dell'Ufficio Analisi Giuridiche e Contenziosi dell'ENAC, volare senza assicurazione viola l'Articolo 27, primo comma del Regolamento ENAC UAS-IT del 04/01/2021. Tale violazione sarebbe sanzionata dall'articolo 1174, primo comma del Codice della Navigazione, che prevede una multa da 1.032 a 6.197 euro, con la possibilità di un pagamento ridotto di 2.064 euro.

Inoltre, il pilota in mancanza di assicurazione potrebbe incorrere nella sospensione del suo "Attestato di volo A1/A3 e A2", come sanzione accessoria derivante dall'articolo 1175 del Codice della Navigazione.

Ricordiamo che il pilota di un drone FPV deve anche farsi assistere da un osservatore che deve tenere a vista il drone e comunicare eventuali pericoli.

Il Manuale di Volo è assimilabile al Manuale Utente per gli Open e per gli autocostruiti non è previsto 

È importante chiarire alcuni aspetti tecnici e normativi emersi dalle prime notizie sull'incidente. Contrariamente a quanto inizialmente riportato, secondo il regolamento 947/2019 per i droni autocostruiti non è prevista la redazione di un manuale di volo. Il concetto di manuale di volo, infatti, è più pertinente alle operazioni nella categoria "specific", mentre per le operazioni "open", in cui probabilmente rientrava questo volo, il riferimento è al manuale utente dei droni venduti pronti al volo.

Obbligatorio portare con se il manuale utente per gli Open?

Il regolamento per le operazioni "open" precisa che il pilota deve avere familiarità con il manuale utente del drone, ma non prevede esplicitamente l'obbligo di portarlo con sé durante il volo. Tuttavia, consigliamo di avere sempre a disposizione almeno una versione digitale del manuale, ad esempio in formato PDF sul proprio smartphone. Questa precauzione può rivelarsi preziosa in caso di malfunzionamenti o per consultazioni rapide durante le operazioni di volo.

È bene sottolineare che, sebbene secondo la nostra analisi non sia obbligatorio portare fisicamente il manuale, la conoscenza approfondita del proprio drone e delle sue caratteristiche operative rimane un requisito fondamentale per ogni pilota responsabile.

L'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile di Genova, Sergio Gambino, ha commentato l'accaduto sottolineando l'importanza della sicurezza dello spazio aereo: "Ricordiamo ai piloti di droni che è loro preciso dovere informarsi preventivamente su divieti e limitazioni in zona e sul rispetto della documentazione e altre prescrizioni imposte dalla legge".

Anche i piloti stranieri in Italia devono applicare il codice registrazione operatore UAS EASA

Questo incidente mette in luce la crescente necessità di una maggiore consapevolezza e rispetto delle normative che regolano l'uso dei droni, soprattutto in aree urbane e sensibili. Si ricorda che in Italia è obbligatoria un'assicurazione adeguata per qualsiasi drone, come stabilito dall'articolo 27 del regolamento ENAC UAS-IT. Inoltre, anche i piloti stranieri devono applicare sul drone la stringa codice operatore UAS (il formato QR-code è una prerogativa italiana ereditata dai vecchi regolamenti ENAC), ottenuto nel loro paese di residenza, se aderente al regolamento EASA, o registrarsi in un paese EASA se provenienti da paesi extra-UE. Prima di far volare un drone è necessario consultare le zone geografiche UAS ufficiali attualmente pubblicate sul sito d-flight e consultabili previa registrazione utente gratuita.