Droni come Mavic Mini registrati inoffensivi possono volare anche per divertimento in Città (dove consentito)

Grazie ad una modifica poco conosciuta del regolamento ENAC edizione 3, in vigore dal 15 dicembre 2019, i droni < 300g rispondenti all'art. 12 comma 5 e registrati come tali sulla piattaforma d-flight possono volare in città anche a scopo ricreativo, ovvero per le operazioni non specializzate.

Sorpresa, per una modifica poco conosciuta del regolamento ENAC edizione 3, in vigore dal 15 dicembre 2019, i droni non superiori ai 300g rispondenti all'art. 12 comma 5 e registrati come tali sulla piattaforma d-flight abilitando la voce "inoffensivo" possono volare in città anche a scopo ricreativo condotti da un utente che ha applicato il QR-Code ricreativo, esattamente come possono fare gli stessi droni dal 2015 registrati dagli operatori professionali. 

Voli anche in scenari urbani, sempre se lo spazio aereo di volo sia concesso (mappe ufficiali di riferimento su d-flight), che nella zona operativa non vi siano restrizioni di pubblica sicurezza e che il pilota abbia i requisiti previsti da ENAC dal 1 luglio 2020, ovvero il patentino online A1/A3. Naturalmente il drone registrato con qr-code ricreativo potrà volare soltanto per le operazioni non specializzate. Tutto ciò fino a quando non sarà applicato il regolamento europeo, la commissione europea lo farà slittare al 1 gennaio 2021.

Questo cambiamento riguarda fondamentalmente l' art. 12 comma 5 che adesso si riferisce alle operazioni in generale e non più alle operazioni specializzate. Dal momento che l'uso ricreativo è classificato come operazione non specializzata (ma sempre operazione sapr visto che il drone ludico non è più considerato aeromodello) l'art. 12 comma 5 si applica anche alle operazioni non specializzate, quindi all'uso ricreativo. 

Questa variazione passata in secondo piano è stata recentemente evidenziata da Massimiliano Barbaro, controllore traffico aereo e istruttore APR,  originariamente divulgata nel gruppo Mavic Mini Sardegna. Abbiamo illustrato la cosa in un video e Massimiliano ne ha parlato anche in una recente diretta della "Settimana di Flybri" condotta da Alessio Giusti. Nei due video che alleghiamo di seguito è possibile anche visionare la risposta che Massimiliano ha ottenuto da ENAC Regolazione Navigabilità che ha confermato la correttezza dell'interpretazione. 

Inoltre, le scorse ore su facebook nel gruppo DJI Mavic Italia, è stato riportato che la Prefettura di Roma sarebbe disponibile a concedere il nulla osta per l'uso hobbystico di un Mavic Mini registrato art. 12 comma 5 per volare in una zona vietata dalla stessa Prefettura (quelle che chiamiamo restrizioni di Pubblica Sicurezza) una volta usciti dal periodo di efficacia del DPCM del 26 aprile che vieta le attività ludiche o ricreative all'aperto (Art.1-f)  e che quindi attualmente vieta l'uso dei droni ricreativi all'aperto. Usiamo il condizionale perchè al momento non siamo in grado di verificare direttamente questa concessione della Prefettura.

In ogni caso, ricordiamo che bisogna sempre fare riferimento ai testi dei regolamenti e delle leggi vigenti, mai basarsi soltanto su articoli  (come questo seppur redatto con la massima cura ed attenzione ) e/o opinioni lette sui media ed in rete.