Commissione UE presenta Regolamento Droni OPEN CATEGORY. Perplessità di qualche europarlamentare (Video)

0 0 Danilo Scarato 2019-01-30 Edit this post

Le Open Category approdano alla Commissione UE Trasporti incontrando qualche difficoltà.

Come avevamo pubblicato in anteprima, ieri la Commissione Europea ha presentato alla Commissione UE per i Trasporti e il Turismo la bozza finale che regolamenta le Open Category, le operazioni con i droni a basso rischio che proprio per questo motivo sono "aperte a tutti" richiedendo blandi requisiti sia per il pilota che per il drone.

Sulla base delle Opinion EASA 2018, la Commissione Europea ha terminato di scrivere i Delegated Act e gli Annex delle Open Category coadiuvata dal lavoro del gruppo esperti, di cui fa parte anche la nostra ENAC, in consultazione con l'industria, le associazioni e i club aeromodellistici. Si tratta delle regole dettagliate che disciplinano le Open Category, come detto, destinate a chi usa un drone per svago e per svolgere eventuali operazioni professionali nel caso comportino un basso livello di rischio.

Ieri pomeriggio, in aula il relatore della Commissione Europea ha velocemente illustrato i capisaldi delle Open Category prevedendo ed auspicando che vengano approvate a Febbraio e che poi avvenga velocemente il dovuto passaggio al Parlamento. Mentre alcuni gruppi parlamentari si sono detti d'accordo con l'attuale impianto delle Open Category e sul fatto che sia necessario fare in fretta, sono sorte alcune contestazioni e perplessità da parte dell' On. Marian Jean Marinescu e da parte della Presidente Commissione Trasporti e Turismo UE, Karima Delli.

L'On Marinescu ha affermato che c'è una certa divergenza tra quanto riportato nelle attuali Open Category e il regolamento UE Basico sui Droni diventato legge l'11 settembre 2018 che tra le altre cose ha tolto alle Authority nazionali come ENAC la competenza sui droni di qualsiasi peso. Perplessità di Marinescu anche per quanto riguarda la categoria dei droni 250 grammi su cui a suo dire era stato raggiunto un accordo diverso da quanto viene riportato in questi documenti finali. Categoria che nel regolamento basico non viene citata limitandosi a porre il limite degli 80J di energia cinetica trasferita in caso di impatto su persona. Inoltre, è stato fatto notare come manchino le regole dettagliate per le operazioni Specific e Certified, fatto che l' On. Marinescu ha trovato alquanto strano e singolare.

A proposito di droni da 250 grammi, secondo il rappresentante della Commissione Europea questo limite di peso potrà essere rivisto al ribasso, ovvero richiedere la registrazione in caso di veloce evoluzione tecnologica. Registrazione che potrebbe essere necessaria per i droni 250 grammi che impiegano sensori in grado di rilevare dati personali (ad esempio una telecamera?) e che volano a più di 120m di distanza/altezza rispetto al pilota. L'unione delle due condizioni è nella bozza, tuttavia il relatore della Commissione ha citato soltanto la presenza di eventuali sensori in grado di rilevare dati personali come condizione sufficiente per far scattare la registrazione anche di un drone inferiore ai 250g.

Dubbi anche da parte della Presidente Commissione Trasporti e Turismo, Karima Delli, che ha chiesto alla Commissione Europea come sia possibile che droni pesanti, come quelli che in Open Category possono arrivare fino a 25 kg, possano essere dati in mano a persone senza certificazione del pilota e del mezzo. Le risposte della Commissione Europea, sul fatto che le classi sono basate sul livello di rischio delle operazioni e che le categorie più pesanti saranno da impiegare ad una certa distanza da persone e/o proprietà, pare che non l'abbiano minimamente convinta.

Non sono ovviamente mancate le preoccupazioni su eventuali usi impropri che impongono la necessità di un sistema geofencing, citando le recenti vicende che hanno visto protagonisti i droni, veri o presunti che siano, sull'aeroporto di Gatwick e poi ad Heathrow.

Insomma, il percorso del regolamento europeo droni a giudicare da questa audizione non sembra essere così lineare e veloce come invece si pensava che fosse anche solo fino a pochi giorni fa. Tutto da rifare o "normale" contraddittorio politico? Staremo a vedere, nel mentre restiamo sotto l'ala dell' ENAC che a questo punto sembra essere più ottimista sul prosieguo UE visto che venerdì 1 febbraio a Roma ci spiegherà le: “Prospettive e transizione dal regolamento ENAC Mezzi apilotaggio Remoto al nuovo Regolamento EASA” .