Un drone con GALILEO per SARA: ausilio per la ricerca soccorso e sorveglianza in mare

A Stettino testata una soluzione drone vincolato elaborata dall'italiana TopView per la ricerca e soccorso in mare nell'ambito del progetto SARA appartenente al programma Horizon 2020.

Si sono svolti nella settimana a cavallo del 10 settembre in Polonia, ospitati dall' Università Marittima di Stettino,  i test preliminari di SARA, Search And Rescue Aid and Surveillance using High EGNSS Accuracy. Si tratta di un progetto appartenente al programma Horizon 2020 che sfrutta la tecnologia di posizionamento satellitare europeo, GALILEO, per localizzare naufraghi e i bisognosi di assistenza in mare. SARA è un sistema semi-autonomo composto da un hangar, installato su una imbarcazione, e da un drone collegato allo stesso tramite un robusto cavo in kevlar utilizzato per l'alimentazione e la trasmissione dei dati. Il suo principale vantaggio, rispetto agli altri droni disponibili sul mercato, è la capacità di realizzare in tempi brevissimi un traliccio virtuale alto fino a 100 metri sopra la nave. Ciò consente operazioni di volo persistenti e continuative sia di giorno che di notte.

Durante i test è stato utilizzato un drone DJI Matrice 100 appositamente modificato dotato di ricevitore EGNSS e di camera sul visibile con zoom 30x per le operazioni diurne e camera termica con zoom 8x per le operazioni notturne. Il ricevitore Galileo, installato sia sul drone che sull'hangar , ha una duplice funzione. In primo luogo quella di localizzare precisamente i naufraghi trasmettendo le coordinate al centro di controllo sulla nave. In secondo luogo entrambi i ricevitori EGNSS installati su drone e hangar forniscono un feedback e un'accurata misurazione delle posizioni. Queste preziose informazioni, in combinazione con altri parametri ambientali (ad esempio, il vento apparente, la velocità dell'imbarcazione, la velocità del drone) sono necessarie al sistema SARA per calibrare in tempo reale le impostazioni di coppia inattiva del meccanismo dell'argano in modo da garantire un cavo teso sempre al punto giusto, in qualsiasi condizione ci si trovi.

Oltre all'autonomia di volo virtualmente infinita, il cavo, su cui transitano anche i dati di comando e controllo, offre un elevata immunità ai disturbi. "In questi test abbiamo usato i droni nelle condizioni radio più estreme, mai viste. - ci ha detto Alberto Mennella dell'italiana TopView che da diverso tempo è specializzata nelle soluzioni dei droni vincolati - Abbiamo operato alla presenza di 3 radar in banda X, S e C in trasmissione ed antenna VHF  a 7 metri dal drone. A parte qualche glitch sul video non abbiamo riscontrato problemi." 

Il consorzio SARA è stato contattato dalla Guardia Costiera Italiana due anni fa per fornire un contributo tecnologico a supporto delle navi per individuare le persone disperse in mare, specialmente durante il buio. I partners di SARA sono: Sistematica S.p.A., Università Marittima di Stettino, TopView srl, Università degli Studi Firenze, Aarhus University, Bip, Eurodev. Per ulteriori informazioni: The SARA Project

SARA al Drone Tech Summit 2018 di Gallipoli

Il sistema SARA verrà presentato da TopView durante 'Sea Drone Tech Summit 2018', la prima edizione del congresso sui droni e i sistemi robotici per impiego marino e subacqueo, che si svolgerà nei giorni 16 e 17 novembre prossimi a Gallipoli (Lecce), organizzato dallo stesso team di 'Roma Drone Campus'. Prevista anche una dimostrazione operativa del sistema SARA in mare.