( Leggi anche il nuovo articolo: come fare per essere in regola con l' ENAC: l'autocertificazione per le operazioni non critiche )
Il 17 Dicembre è stato emanato dall' ENAC il primo regolamento sui mezzi aerei a pilotaggio remoto, comunemente conosciuti come droni. Questo articolo vuole fornire un esempio per tentare di fare luce sulla richiesta dell'autorizzazione all' ENAC qualora un soggetto intenda eseguire un lavoro aereo, nello specifico filmare per conto terzi una costruzione con un multirotore equipaggiato di camera video e di peso inferiore ai 25 Kg.
La prima distinzione importante da fare è stabilire se, nello svolgere il volo di ripresa, le operazioni saranno classificate come specializzate non critiche o come specializzate critiche. Secondo il regolamento siamo in presenza di operazioni specializzate non critiche quando:
Art. 8 comma 5a
Per operazioni specializzate non critiche si intendono quelle operazioni che non prevedono il sorvolo, anche in caso di avarie e malfunzionamenti di
i. aree congestionate, assembramenti di persone, agglomerati urbani e infrastrutture;
ii. aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato;
iii. linee e stazioni ferroviarie, autostrade e impianti industriali.
Esse sono condotte nel volume di spazio “V70” e nell’ambito delle seguenti condizioni:
- ad una distanza orizzontale di sicurezza adeguata dalle aree congestionate, ma non inferiore a 150 m, e ad una distanza di almeno 50 m da persone e cose, che non siano sotto il diretto controllo dell’operatore;
- in condizioni di luce diurna;
- in spazi aerei non controllati;
- fuori dalle ATZ e comunque ad almeno 8 km dal perimetro di un aeroporto e dai sentieri di avvicinamento/decollo di/da un aeroporto
Supponiamo quindi che il soggetto da riprendere sia una chiesa abbandonata in mezzo ad un campo e che le operazioni rientrino nella classificazione di operazioni specializzate non critiche descritte sopra. In questo caso per richiedere l'autorizzazione bisogna produrre della documentazione da inviare all' ENAC, in regime di autocertificazione, e possedere i requisiti sia per il drone che per il pilota.
Per quanto riguarda il drone ( abbiamo supposto che sia sotto ai 25 Kg. e dedicato ad operazione non specializzata ) deve:
avere targhetta identificativa
Art.8 comma 2
essere identificato attraverso l’apposizione
sul mezzo aereo di una targhetta riportante i dati identificativi del sistema e dell’operatore.
Tale targhetta deve essere installata anche sulla stazione di terra
avere un manuale di volo
Art.8 Comma 3
Tutti i SAPR devono essere dotati di un Manuale di Volo o documento equivalente
Nel caso di drone acquistato da una azienda che ha ottenuto dall'ENAC il certificato ristretto per le costruzioni in serie, si dovrà allegare alla domanda il certificato di conformità rilasciato dal costruttore
Inoltre si dovrà essere organizzati in modo adeguato e redigere un manuale delle operazioni e della manutenzione
Art. 8 Comma 7
Per effettuare operazioni specializzate a titolo oneroso o meno, l’operatore deve disporre di
una organizzazione tecnica ed operativa adeguata all’attività e dotarsi di un manuale delle
operazioni che definisca le procedure necessarie per gestire le attività di volo e la
manutenzione dei sistemi
Prima di inoltrare la domanda si dovrà aver portato a termine una fase di volo sperimentale (descritta nel comma 16 ) in cui sono svolte le verifiche tecniche e procedurali sempre in accordo con l' ENAC
Art.8 Comma 8
La domanda di autorizzazione o la dichiarazione per l’effettuazione di operazioni
specializzate possono essere presentate all’ENAC solo dopo che l’operatore abbia
completato con esito positivo la relativa attività di volo sperimentale in accordo alle
previsioni di cui al comma 16 del presente articolo
Veniamo ora alla dichiarazione per l' autorizzazione per l'operazione non critica.
Si dovrà autocertificare la rispondenza al regolamento. Se il drone è un esemplare unico, ovvero autocostruito, si dovranno descrivere la configurazione del sistema, le caratteristiche e le prestazioni. Se invece il drone è stato acquistato da azienda che ha ottenuto il certificato di tipo dall' ENAC, si dovrà fornire il certificato di conformità del costruttore. Inoltre si dovranno allegare i risultati del volo sperimentale eseguito in precedenza, la descrizione del tipo di lavoro da eseguire ( in questo esempio un video ad una chiesa ), un analisi del rischio associato al lavoro da effettuare, e i 3 manuali, di volo, delle operazioni, di manutenzione.
Art. 8 Comma 9
Per le operazioni non critiche, nella dichiarazione l’operatore deve attestare la rispondenza
al Regolamento e indicare le condizioni e i limiti applicabili alle operazioni di volo previste,
incluso, eventualmente, la necessità di operare in spazi aerei segregati.
Deve inoltre allegare la seguente documentazione:
a. la descrizione e la configurazione del sistema da impiegare, nonché le caratteristiche e
le prestazioni tali da garantirne un impiego sicuro ovvero la dichiarazione di conformità
rilasciata dal costruttore, nel caso di SAPR in possesso di certificato di tipo;
b. i risultati delle prove dell’attività sperimentale iniziale;
c. la tipologia delle operazioni specializzate che intende svolgere;
d. i risultati dell’analisi del livello di rischio associato alle operazioni previste, eseguita al
fine di sostanziare la sicurezza delle stesse;
e. il manuale di volo dell’APR o documento equivalente;
f. il manuale delle operazioni e il programma di manutenzione del SAPR
Inoltrata la documentazione l' ENAC darà un esito positivo o meno e lo comunicherà
Art. 8 Comma 10
Sulla base della dichiarazione presentata dall’operatore l’ENAC verifica che la
dichiarazione contenga tutte le informazioni richieste e prende atto della documentazione
allegata. Dell’esito favorevole delle verifiche, di cui sopra, ne viene data informativa al
richiedente. Qualora la dichiarazione non contenga le informazioni richieste o dalla stessa
emergano delle non conformità al Regolamento, l’ENAC chiede ulteriori informazioni e se
necessario effettua una ispezioni
Nel caso i cui si rientri nelle caratteristiche delle operazioni specializzate critiche, cioè si sorvolino cose, persone etc. non rientrando nelle specifiche esposte sopra nell' Art 8 comma 5a, non si potrà usare il regime dell'autocertificazione ma si dovrà compilare una formale domanda di richiesta autorizzazione
11. Nel caso di operazioni critiche, l’operatore presenta all’ENAC la domanda di autorizzazione
nella quale attesta la rispondenza al Regolamento e indica le condizioni e i limiti applicabili
alle operazioni di volo previste, inclusa, eventualmente, la necessità di operare in spazi
aerei segregati. Alla domanda allega la documentazione di cui al precedente comma 9.
12. Ricevuta la domanda, l’ENAC rilascia l’autorizzazione al completamento con esito positivo
della valutazione della documentazione prodotta da parte dell’operatore per sostanziare la
capacità di effettuare l’attività in sicurezza. Ne
ll’ambito delle valutazioni, ENAC si riserva di
richiedere l’effettuazione di ulteriori analisi e prove e di condurre eventuali ispezioni.
I requisiti del Pilota
Per le operazioni non critiche ( con droni sotto i 25 Kg. ) il pilota potrà essere certificato dall'operatore stesso, una sorta di autocertificazione.
Art. 17
5. Per i SAPR di massa massima al decollo inferiore a 25 kg e utilizzati in operazioni non
critiche, l’operatore deve attestare nella dichiarazione da presentare all’ENAC che il pilota è
qualificato al pilotaggio del sistema, in quanto ha le necessarie conoscenze delle Regole
dell’Aria, le competenze per condurre il sistema ed idoneità psicofisica
Qualora le operazioni fossero critiche, cioè voli in vicinanza di persone o cose e relativi sorvoli sempre con drone sotto i 25 Kg. non è sufficiente l'autocertificazione del pilota, ma la qualificazione è soggetta al riconoscimento da parte dell' ENAC
Art. 17
6.Nel caso di operazioni specializzate critiche o di SAPR di massa massima al decollo
maggiore o uguale a 25 kg., la qualificazione del pilota da parte dell’operatore è soggetta a
riconoscimento da parte dell’ENAC che verifica l’adeguatezza dei titoli, l’esperienza
eventualmente posseduta e l’adeguatezza dell’addestramento effettuato.
7. Sulla base del riconoscimento emesso dall’ENAC di cui al precedente comma 6, il pilota è
autorizzato ad pilotare il sistema per una durata massima di cinque anni se non
diversamente disposto dall’ENAC.
8. Un pilota qualificato, di cui al comma 5 o 6, non può condurre attività di volo, se nei 90
giorni precedenti alla data dell’attività delle operazioni non ha effettuato almeno tre decolli e
tre atterraggi con il SAPR oggetto dell’autorizzazione.
Ulteriori articoli che riguardano il pilota per qualsiasi SAPR sia sotto che sopra i 25 Kg. e sia per operazioni non critiche che critiche sono:
1. Il pilota del SAPR, ai sensi del Codice della
Navigazione, è responsabile della condotta in
sicurezza del volo. Viene designato dall’operatore e deve avere un’età minima di 18 anni.
Licenza di volo civile o di volo sportivo
2. Al pilota
é
richiesta la conoscenza delle regole dell’aria applicabili. Tale conoscenza può
essere asseverata dal possesso di una licenza di volo civile o di un attestato di volo
sportivo di cui al DPR n. 133/2010.
Addestramento del pilota
3. I piloti
devono aver effettuato presso il costruttore, presso organizzazioni da questo
autorizzate o presso l'operatore stesso, se autorizzato dall’ENAC, un programma di
addestramento per lo specifico SAPR.
Certificato medico
4. Ai fini dell’idoneità psicofisica, il pilota deve essere in possesso e in corso di validità del
certificato medico di seconda classe in accordo al Regolamento ENAC “Organizzazione Sanitaria e certificazioni mediche d’idoneità per il conseguimento delle licenze e degli
attestati aeronautici
I requisiti del DRONE sotto i 25 Kg. sia per le operazioni critiche che non critiche
Art. 18
1. I SAPR devono essere equipaggiati con i dispositivi/sistemi necessari per l’effettuazione
delle operazioni previste in accordo alle regole dell’aria applicabili e in funzione degli spazi
aerei impegnati, inclusi equipaggiamenti che permettano al pilota di comunicare con l’Ente
di controllo del traffico aereo. E’ richiesto
il transponder a meno che non si operi in spazi
aerei non controllati.
2. In funzione della tipologia delle operazioni, l’ENAC può richiedere l’installazione di
dispositivi per la terminazione del volo, su attivazione automatica o manuale, che
consentano un atterraggio di emergenza in condizioni di sicurezza.
3. Nelle attività condotte in condizioni VLOS, in spazi aerei non controllati, l’ENAC può
richiedere l’istallazione sull’APR di luci o altri mezzi che possano favorirne la visibilità al
pilota remoto ed eventualmente agli altri utilizzatori dello spazio aereo
I requisiti della radio, il data link
Art. 19
1. Il data link
facente parte dei SAPR deve assicurare l’attuazione delle funzioni di
Command
e Control
con la necessaria continuità e affidabilità in relazione all’area delle operazioni.
2. Il
data link
deve utilizzare frequenze autorizzate e scelte opportunamente in modo da
minimizzare la possibilità di interferenze involontarie e volontarie che possano
compromettere la sicurezza delle operazioni
L'obbligo dell' assicurazione
Art. 20
1.Non è consentito operare un SAPR se non è stata stipulata e in corso di validità
un’assicurazione concernente la responsabilità verso terzi, adeguata allo scopo e non
inferiore ai massimali minimi di cui alla tabe
lla dell’articolo 7 del Regolamento (CE) n.
785/2004
La sicurezza
Art.21
1. L’operatore deve adottare misure adeguate per la protezione del SAPR da atti illeciti
durante le operazioni anche al fine di prevenire le interferenze volontarie del
radio link
.
2. L’operatore essere stabilite procedure per im
pedire l’accesso di personale non autorizzato
all’area delle operazioni, in particolare alla stazione di controllo, e per lo stivaggio del
sistema
La Privacy
Art.22
1. Laddove le operazioni svolte attraverso un SARP possano comportare un trattamento di
dati personali, tale circostanza dovrà essere menzionata nella documentazione sottoposta
ai fini del rilascio della pertinente autorizzazione.
2. Il trattamento dei dati personali deve essere e
ffettuato in ogni caso nel rispetto del decreto
legislativo 30 giugno 2013, n. 196 e successive modificazioni ( Codice in materia di
protezione dei dati personali), con particolare riguardo all’utilizzo di modalità che
permettano di identificare l’interessato solo in caso di necessità ai sensi dell’Art. 3 del
Codice, nonché delle misure e degli accorgimenti a garanzia dell’interessato prescritti dal
Garante per la protezione dei dati personali.
Link del regolamento: http://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/N122671512/Regolamento_APR_ed.1.pdf
ULTERIORI RISORSE ED ARTICOLI AD ARGOMENTO NORMATIVO:
Quadricottero News Normativa
Nota:
Questo articolo è redatto su interpretazione del regolamento ENAC inerente ai Mezzi Aerei a pilotaggio remoto. Eventuali aggiornamenti e precisazioni saranno inseriti non appena l' ENAC pubblicherà il regolamento attuativo o rilascerà nuove informazioni utili.
sinceramente ci sto capendo poco, ad esempio dove trovo la domanda da compilare?
RispondiEliminaSecondo le dichiarazioni ENAC i moduli di richiesta, faq, regolamento attuativo, registro degli operatori e dei piloti certificati saranno pubblicati sul sito prima dell'entrata in vigore del regolamento, cioè entro il 17 Febbraio 2014
RispondiEliminaMa quindi per far volare un DJI Phantom fuori da una chiesa cosa si deve avere?
RispondiEliminaMi rispondo parzialmente da solo:
Elimina18. L’ENAC può prevedere procedure semplificate per i SAPR con massa massima al decollo minore o uguale a 2 kg.
Può prevedere...ma quando? e fino a quel momento ?
Se il Phantom viene utilizzato per fare un lavoro per conto terzi, esempio un video, bisogna fare tutta la trafila descritta nell'articolo, periodo di volo sperimentale, trasmissione dei documenti all' enac che descrivono le operazioni, il drone, i requisiti che ha il pilota etc. Con la probabilità che la richiesta venga respinta perche' il Phantom non ha le caratteristiche che lo certificano idoneo. Se il Phantom è utilizzato per volo da divertimento, non puo' volare davanti alla chiesa deve volare in campi volo o campi isolati come un aereomodello. Comunque prossimamente si saprà di più e in modo più dettagliato tramite il regolamento attuativo e le FAQ che verranno pubblicate sul sito enac
EliminaNon è chiaro quando e in che modo saranno previste le procedure semplificate per i droni sotto i 2 Kg. L' ENAC ha tempo 2 mesi per chiarire tutti gli aspetti, il regolamento entra in vigore il 17 Febbraio 2014
Elimina@Danilo riguardo al Phantom di due post sopra. Ottima interpretazione. E' questa la chiave di lettura che bisogna dare. Molti non lo capiscono ma son proprio quelli che rimarranno a terra oppure voleranno dentro i campi di volo. Se pensano di poter fare ancora video con un moscone volante ed una telecamerina giocattolo sopra gli invitati degli sposi davanti ad una chiesa...si sbagliano di brutto.
EliminaRiscrivo:
EliminaA mio giudizio, attualmente la via più veloce per fare lavoro aereo è quello di acquistare un drone certificato enac ( esempio quello di Aermatica e di Aibotix ), certificare operatore e il pilota, e dotarsi di struttura di dimensioni adeguate, come cita la normativa.
Tutto il resto è più laborioso e dall'esito incerto. Vedremo in seguito se ci saranno altre realtà certificate o aperture normative come quelle eventualmente rivolte ai droni sotto ai 2 Kg.
stanno mettendo paletti a più non posso per poter guadagnare visto il fiorente sviluppo di utilizzo di multicotteri o qualsivoglia velivolo per fare riprese aeree o sopraluoghi.
Eliminaio ho investito parecchio per costruire un helicottero coassiale UAV a turbina con tutti i sistemi autopilota ,data link e video doppi in rindondanza per essere sicuro ,l'ho dotato di termocamera con ottica 6x , telecamera stereoscopica per volo FPV al raggiungimento del punto di interesse e una comune telecamera con zoom ottico 60x.con 1 ora di autonomia in volo
Ho costruito il tutto per usarlo in operazioni di soccorso in montagna, per ricerca dispersi, insomma un servizio utile quando delle persone sono in pericolo e l'helisoccorso non può alzarsi o per brutto tempo o perchè è notte .purtroppo il mio velivolo al decollo pesa 47 kg, è molto stabile è già collaudato con più voli, ora sembra che con queste normative si dia precedenza a certificati cartacei piuttosto che alla priorità di salvare delle vite.insomma se non ho certificazione e ci sono delle persone disperse ,è notte e l'helisoccorso non può decollare l'ENAC non mi lascerebbe volare per cercare delle persone in pericolo solo per degli stupidi fogli?
Complimenti per il progetto. Per quanto riguarda la certificazione dell' eleicottero suggerisco di attendere il regolamento attuativo e comunque di contattare l' ENAC esponendo fatti e caratteristiche. Sicuramente sarà possibile effettuare il percorso della certificazione anche se credo che richiederà molti soldi purtroppo.
Elimina@anonimo Dopo sei anni di lavoro e grande investimento siamo nella tua stessa situazione. Il 22 siamo a Roma, tu ci sarai? Scrivici a stefano chiocciola helicampro punto com!
Eliminaho come il presentimento che per vedere e leggere il regolamento semplificato per i sotto 2kg bisognerà attendere qualche anno...... dopotutto siamo in un paese dove la burocrazia è allucinante!
EliminaGrazie mille per i commenti..
RispondiElimina@Anonimo: vero quel che dici. Il problema è che se per fare un video per un matrimonio devi avere un "topgun" con una "Ferrari" dei multicotteri ovviamente il prezzo salirà (e probabilmente scenderanno le richieste).
Con la "Ferrari" ci puoi fare determinati lavori che richiedono attrezzature più professionali (e per i quali il mercato è disposto a pagare quel delta prezzo)
Non credo che il problema sia il mezzo, credo il problema sia il pilota (le sue capacità e la sua intelligenza).
Dal mio punto di vista per chi guida un "moscone" da 1 Kg si potrebbe fare una norma meno restrittiva,un patentino/brevetto per il pilota e l'obbligo di una RC. Mi sembra un buon compromesso tra sicurezza/controllo e costi...
Grazie ancora Danilo per l'ottima spiegazione
Scusate ma sono uno di quelli "che non capiscono": per quale motivo un dji phantom non dovrebbe ottenere la certificazione? Eppure si tratta di un mezzo costruito in serie, che possiede modalità di volo con assistenza gps e varie funzioni di navigazione come il ritorno a "casa". Se non è sicuro il phantom, allora tutti i mezzi auto-costruiti (cioè penso io il 99% dei mezzi in circolazione) in Italia come faranno?
RispondiEliminaIl fatto che abbia un costo accessibile e che possa alloggiare di fatto solo una gopro, lo rende un mezzo dal rapporto qualità/prezzo ottimale e può essere definito a tutti gli effetti uno "strumento di lavoro".
Buone Feste a tutti!
Concordo... non esiste alcun valido motivo per cui un Phantom non possa ottenere la certificazione. Cosa differenzia un autocostruito da un mezzo con migliaia di pezzi venduti al punto da rendere il primo superiore al secondo?
EliminaHo la sensazione che, in perfetto stile italiano, si voglia generare una nuova "lobby" di aziende e persone privilegiate senza generare delle vere regole che vadano a vantaggio di tutti. Il 22 mi sarebbe piaciuto andare a Roma proprio con il mio Phantom 2 ma penso che restare a casa mi farà risparmiare soldi e nervoso. Ovviamente è anche improbabile pensare che DJI ottenga la certificazione dell'ENAC perchè se la richiedesse spunterà immediatamente l'azienda italiana che, invece di preoccuparsi di produrre un mezzo all'altezza, sborserà qualche soldino a favore dei dirigenti ENAC per fare in modo che i Phantom non superino gli "esami". Mi sbaglio? Sono un dannato paranoico complottista? Questa norma è l'ennesima porcheria.
non si sa come fare domanda, quali sono i requisiti che deve avere un drone per essere certificato, chi sarà in grado di certificare i mezzi, quali venditori o strutture faranno il corso...
RispondiEliminaA me sembra che si stia creando gia un circolo di favoritismi tra alcuni...
Ci sarà più lavoro per avvocati ed aule di tribunale ancora più intasate ...
RispondiEliminaPer il pilotaggio di un SAPR che sia sotto o sopra i 25 Kg. e che esegua operazioni critiche e non critiche, il pilota del SAPR ai sensi del Codice della Navigazione, è responsabile della condotta in sicurezza del volo. Inoltre al pilota é richiesta la conoscenza delle regole dell’aria applicabili quindi tali conoscenze possono essere asseverata dal possesso di una licenza di volo civile o di un attestato di volo sportivo di cui al DPR n. 133/2010. In poche parole la licenza V.D.S. (ultraleggero o deltaplano a motore) o (licenza di pilota privato P.P.L.) sarebbero i requisiti (licenza di pilotaggio) che il pilota ai comandi di un SAPR dovrebbe possedere per operare.
RispondiEliminaanonimo..leggi bene. "può..." non vuol dire " deve". Se hai un attestato di volo, sarai automaticamente riconosciuto da ENAC. Se non hai nulla, sarà ENAC a stabilire cosa dovrai fare per essere in regola con il pilotaggio
RispondiEliminaA me sembra assurdo che per fare una ripresa di una casa per un sopraluogo io debba mandare tutta la documentazione all'Enac e attendere l'ok ..
RispondiEliminaSe per lavoro ho 5 sopraluoghi la settimana su edifici diversi passo le giornate a mandare carta senza sapere poi se avró il via libera. Per poi volare al massimo10 minuti ad altezze che magari nn superano i 10 metri. Considerando che sul luogo non ci sarebbe gente se non io e l'operatore video
Scusate ma se voglio fare delle riprese con il phantom all'interno di una proprietà privata, devo seguire tutta la trafila autorizzativa??? Ditemi di no vi prego...
RispondiEliminaSenza superare i 10 m. Ad esempio
EliminaScusate ma se voglio fare delle riprese con il phantom all'interno di una proprietà privata senza superare i 10 m di altezza, devo seguire tutta la trafila autorizzativa??? Ditemi di no vi prego..
RispondiEliminaIn teoria per essere in regola con il regolamento enac si, perchè secondo l'enac c'e' il rischio che in caso di malfunzionamento il drone sconfini in altre aree.
EliminaMa stiamo scherzando??? Mi sembra veramente assurdo
Eliminaho letto dei commenti che per la verità l'ENAC farebbe bene a non dare autorizzazioni a tali persone.
RispondiEliminaIo sono un pilota di velivoli remoti certificato da 40 anni e sono presidente di una associazione aeromodellistica, ho insegnato decine di persone a pilotare. Vi posso assicurare che tali velivoli senza una esatta preparazione e la giusta manutenzione possono diventare delle armi pericolose,
la cosa più grave, che ho visto fotografi spendere soldi per un Phantom pronto al volo per le foto o video e come è stato acceso così hanno fatto danni, perchè non avevano ne la preparazione e ne esperienze di volo.
pensate cosa succederebbe se un mezzo del genere senza una regolare manutenzione e senza un pilota capace voli tra la gente??
Il fatto che il Phantom non potrebbe avere la certificazione adatta alle autorizzazioni di volo è anche normale, il PHANTOM è un giocattolo, anche se assistito resta un giocattolo, i droni professionali ad un certo livello sono un'altra cosa, uno professionale può costare anche € 5000.
Questo sì che è un commento agghiacciante... in primo luogo un persona che si definisca esperta, come quella di questo post, eviterebbe di usare il termine giocattolo senza darne un'opportuna definizione. In base a quali parametri un prodotto è un giocattolo (sempre in attesa di corretta definizione) ed un altro non lo è? La persona che scrive è a conoscenza delle specifice progettuali e dei controlli di qualità eseguiti da DJI? Tra l'altro mi permetta il buon lellorus1... pilota di velivoli remoti dal lontano 1974 e addirittura certificato? Tradotto sei un modellista riconosciuto da qualche associazione di modellisti? Perchè non vedo come e da chi potresti essere stato certificato e quale fantascientifica attrezzatura potresti aver avuto tra le mani 40 anni fa.
RispondiEliminaDetto questo, faccio notare 2 cose: in primo luogo credo che nessuno qui sia contrario ad una normativa e alla giusta attenzione per la sicurezza, quello a cui siamo contrari è la solita orribile mangeria che si nasconde dietro ad una presunta legge innovativa. Favorire poche aziende che sono arrivate per prime e vogliono bloccare il mercato a proprio favore, ostacolare chi intende avviare un'attività e rosicchiare soldi da chi si avvicina al mondo dei droni mi sembrano i veri unici scopi di questa legge mascherata da norma aeronautica.
In secondo luogo faccio notare che l'oggetto del post (ovvero il DJI Phantom 2) con piccoli ritocchi è stato riconosciuto idoneo al lavoro aereo in Francia. Si vede che al di là delle Alpi diventano miracolosamente più sicuri.
Per concludere... per quale motivo, in questa stessa pagina, si citano droni certificati ENAC (Aermatica e Airbotix) quando ancora non si conoscono i dettagli della certificazione?
Visto che il tema dei piccoli droni sembra molto "hot", lancio una piccola provocazione: DJI Global ha appena celebrato, sulla sua pagina Facebook, i 500.000 pezzi venduti. Siccome è pieno il web di video realizzati con i Phantoms nelle condizioni più incredibili e, personalmente, non mi è ancora capitato di leggere di incidenti legati al piccolo quadricottero vorrei sfidare tutti gli utenti a raccogliere e riportare notizie di incidenti pericolosi legati ai Phantoms, indipendentemente che si tratti di versione 1 o 2 o Vision.
RispondiEliminaVedremo i risultati ma... penso che il numero sia molto prossimo allo zero. Quale altra azienda molto più spocchiosamente blasonata può vantare una statistica così grande?
Altra piccola provocazione... ha più senso mandare in volo un mezzo che pesa 10 kg e magari solleva una Sony NEX (costringendolo con giusta ragione a superare adeguati controlli e facendolo costare una cifra impronunciabile) oppure essere meno severi e lasciar volare con molta più serenità e controlli meno stretti un piccolo drone da meno di 2 kg con a bordo una GoPro? Pensate che la differenza della qualità video sia così drammaticamente evidente? Penso di no...
Per favore usate sempre la testa, ragionate da soli... riempirsi la bocca di parole come "certificazione", "professionale" e via di seguito non fa di chi parla un esperto. Una legge può essere sbagliata se vieta o complica ciò che le persone vogliono legittimamente fare e a volte il buon senso vale più di mille regole. Forse una buona norma per mezzi così piccoli e ormai così diffusi potrebbe essere proprio una norma che impone quel buon senso che purtroppo a molti manca, senza però mettere imposizioni e limitazioni assurde che limitano fantasia e creatività.
Far alzare un phantom a 7-8 metri da terra davanti al lancio del riso degli sposi, venti metri indietro rispetto al sagrato e agli invitati, è meno pericoloso del riso stesso! Far volare un phantom intorno a un rudere in campo sperduto è pericoloso quanto litigare con neonato. Fare il video di una piscina con nessuno dentro non può creare problemi a nessuno. Mettere un motorino in mano a un quattordicenne arrapato o una macchina che fa 130 all'ora in mano ad un 18enne analogo, può fare molti danni. Il principio di fondo è sempre l'ovvio buon senso. il problema è definire i limiti del buon senso, per poterlo in qualche modo codificare. Ben vengano, dunque, le norme ma questa è fuori da ogni logica. 8 km dagli aeroporti.... quindi a firenze (aeroporto alle porte della città) nessuno può alzarsi in volo a 10 metri con un hubsan x4 neppure nel giardino di casa! ahahahaha. le cose giuste: un'assicurazione adeguata per chi ne fa un uso professionale, l'autorizzazione e la verifica del mezzo in caso di voli in aree critiche. Saluti a tutti
RispondiEliminavorrei solo dire che sono assolutamente d'accordo con anonimo (07/02/14) malfy e frunky! sono assurdi! siccome gli si stà rompendo il giocattolino dell'esclusiva sulle riprese aeree, usano questi metodi per cercare di salvaguardsi! Che poi sia stato pubblicato e riportato dalle grandi testate giornalistiche perfino un video FALSO di un dronino che colpisce due sposi, la dice lunga!
RispondiEliminaL'avvento della semplificazione del volo ecc portato dalla Dji con il phantom ed altri prodotti simili ha scombussolato degli equilibri economici.. partendo dagli elicotteristi veri, ai professionisti con droni da migliaia di euro.. mi spiace ma dubito possano fermare la tecnologia.. Invito questi professionisti a pensare alla loro fascia di mercato, più alta rispetto a quella dei "Phantomari" o in alternativa a reinventarsi, come hanno fatto quando hanno iniziato.. invito l'enac ad aprire gli occhi e a non fare battaglie contro i mulini a vento "obbligando" a lavoricchiare in illeggittimità finchè non verranno clamorosamente sconfitti.. perchè è ora di usare il buon senso e favorire i nuovi mercati e non, in un periodo così difficile, adottare le vecchie VECCHIE linee della burocrazia italiana, che tanto ha distrutto il nostro paese!
Signori .. vai a dire a tutti quei ragazzi da 10anni in su che hanno comprato un drone.. un elicotterino da €50,00 che li vendono come giocattoli e pesano più di un drone .. che per farlo volare davanti casa o nel giardino devono farsi certificare PILOTI DELL'AVIAZIONE! ..
RispondiEliminaIl discorso è tutto diverso.. (ok il buon senso), quello si deve avere pure quando cammini a piedi ed evitare di fare lo sgambetto a qualcuno..
Il fulcro principale sono i NUMERI!!! .. fino a poco tempo fa, solo appassionati di modellismo etc.. i numeri non sono chissà che.. ma ora i droni ce ne saranno 2 per ogni casa.. i ragazzi ci vanno matti ... si parla di numeri elevati...
Quindi quale miglior cosa di incassare $$ costringento gli utenti a certificare? versare $!! versare magari annualmente...
Insomma.. la solita LADRONATA ALL'ITALIANA!.. e l'Enac ne fa parte...
Ero intenzionato ad autocostruirmi un drone comprando i pezzi da HK .. mi son imbattutto in questo post.. che mi ha soltanto confermato come Enac ora è in difficoltà pure finanziaria non sapendo dove attaccarsi per FARE ELEMOSINA!.. stessa legge per il rinnovo patente alla scadenza.. nuova patente .. gran giro di Soldoni..
A breve ahahah .. seguiranno quelli del modellismo d'acqua... chi deve pilotare un piccolo scafo o a batteria o a scoppio, deve prendere il brevetto NAUTICO! e chi pilota le macchinine deve prendere la patente! ... MA PER CORTESIA! .. a che ci siamo... proponiamo al WWF di dotare tutti i volatili di microchip e se superano certe altezze in automatico li autoabbattono.. o ingabbiarli xkè prima devono presentare un piano di volo! .. BARZELLETTE signori .. come d'altronte l'italia stessa è una barzelletta ormai diventata..
Purtroppo è la solita burocrazia italiana e come sempre tutti vogliono guadagnare senza fare un "tubo" per non dire altro. Sono perfettamente d'accordo sul fatto che debba essere regolamentato come settore, ma con semplicità e chiarezza. Il regolamento pubblicato vuol dire tutto e niente....facevano prima a costringere tutti a fare un brevetto di volo. Chi garantirà per tutti quei piloti che voleranno con un autocertificazione... il 99% della sicurezza è dettato dalle competenze del pilota e dal buon senso dello stesso.
RispondiEliminaVedrete come le compagnie assicurative ci marceranno sopra...
Auguri a tutti quelli che hanno un attività in questo settore...
Qui il problema è sempre lo stesso....vuoi lavorare? devi pagare.
Invece di aggevolare un settore in crescita lo si strozza in partenza.
Anonimo hai ragione sul fatto che "se vuoi lavorare devi pagare" ma non e' questione di tariffe, credo sia piu' una questione di regolamentare una cosa che potrebbe facilmente sfuggire di mano all'autorita' nel breve periodo. ti immagini se ti piove in testa uno di questi affari anche solo da 5 kg? poi che succede? chi lo ha fatto volare? chi lo ha autorizzato e via dicendo. il regolamento e' fumoso ma sono certo verra' chiarito a breve. la soluzione per i singoli e' appoggiarsi ad operatori certificati riconosciuti da ENAC. In questo modo il singolo opera coperto da chi lo puo' assistere di fronte ad ENAC.
Eliminariprendo quel che dice Warp: non si applica ai ragazzini con l'elicotterino ma a chi fa attivita' di un certo livello ai fini di lucro e che quindi espone chi sta sotto di lui a rischi derivanti dal suo sorvolo. se il ragazzino del vicino crasha il suo elicottero sulla tua auto tu vai da suo papa' e ti fai pagare il carrozziere...(e se e' assicurato buon per lui) mica vai all'enac a chiedere una commissione di indagine incivolo! cosi come se lo stesso ragazzino ti sfonda il parabrezza con una pallonata.
questo non avverra' mai.
la visione di frunky e' quella che piu' mi piace.
grazie a tutti per lo scambio di idee.
Perdonatemi...
RispondiEliminaUn conto e voler fare un sacrosanto regolamento per garantire la sicurezza......un'altra cosa invece è fare di tutto per stroncare, ma peggio ancora, MONOPOLIZZARE, un mercato nascente consegnandolo in mano a pochi eletti. Cosa che purtroppo sta succedendo sotto il naso di tutti!!!
Non mi stupisce che per lavorare ci sarà da pagare o che ci sia un pò più di burrocrazia (siamo in Italia del resto)..
Che mi stupisce, è che a breve avremo aziende "RICONOSCIUTE DA ENAC" che dovranno decidere su altre aziende emergenti e questo
credo che ci sia un netto conflitto di interessi e che i tribunali avranno parecchio da lavorare!!!
In effetti se facciamo un confronto con le altre nazioni europee si evincono alcune differenze rispetto all' Italia. Le regole operative sono simili ( volo a vista, quota non oltre i 150 metri, distanza del drone inferiore a 200-300 metri ) ma in Italia il tutto è complicato da ulteriori adempimenti e documenti criptici da compilare. Speriamo che ENAC semplifichi le procedure, analogamente a quanto succede negli altri paesi
EliminaChiedo scusa,
RispondiEliminama in caso di non rispetto di tali regole cosa si rischia?
Se si è un operatore autorizzato enac, e si viola il regolamento l'enac può sospendere l'autorizzazione. Facciamo un esempio, per le zone non critiche si può fare l'autocertificazione e quindi operare senza troppi adempimenti. Se con l'autorizzazione per le zone non critiche si viene scoperti ad operare nelle zone critiche l'enac sospende l'autorizzazione. Se invece si opera senza nessuna autorizzazione l'enac non ha il potere di fare multe, tuttavia si potrebbe essere denunciati da qualcuno per violazione privacy ( se motivata ) e dalle forze dell'ordine se con il drone si crea pericolo / violano articoli di legge. O addirittura se si vola in vicinanza di aereovie / aereoporti si potrebbe essere denunciati per attentato alla sicurezza aerea
EliminaTENGO A PRECISARE che questa sopra è solo una mia opinione basata su ciò che ho letto e sentito. Inoltre in futuro potrebbe essere emanata una legge ad hoc che preveda sanzioni in questo specifico ambito
Quindi posso aprire partita iva per attività di riprese aeree anche senza segnalare nulla all'Enac? Le regole è giusto che ci siano, ma l'Enac dovrebbe fornire guide per la certificazione e poi il dramma è che bisogna spendere 30000 euro per un drone certificato con le stesse caratteristiche di un dji... e la vera presa in giro è che solo se devi lavorarci. Quindi il bambino di turno può fare quello che vuole e il professionista è limitato... ASSURDO!
EliminaIn Italia non esiste ancora il codice per le riprese aeree effettuate tramite droni, esiste il codice ateco relativo alle riprese aeree tramite aerei veri ma ha ovviamente studi di settore molto onerosi. Fino ad oggi chi fa riprese aeree con partita iva lo fa con altri codici iva, fotografo, videomaker etc.
EliminaIl 30 Aprile entra in vigore il regolamento e fare riprese aeree con partita iva senza essere autorizzati enac la vedo dura. Primo perchè le assicurazioni per assicurare in modo giusto pretenderanno che il drone sia rispondente alle normative, secondo perchè un eventuale committente verificherà se l'operatore è autorizzato enac. La legge infatti prevede che in caso di appalti e subappalti anche il committente è responsabile legalmente su quanto accade.
Comunque io consiglio di rimanere in attesa, deve ancora uscire la circolare attuativa e altri documenti esplicativi che potranno rendere chiare le cose che oggi risultano oscure.
Si ma nel caso di foto in proprietà private non credo si debba fare tutta questa trafila... ma quindi a questo punto si potranno assicurare solo i droni certificati? Tutti gli altri come faranno? Alla luce di questo si evince che le regole non sono per la sicurezza ma per far guadagnare qualcuno...
EliminaScusate la domanda da un neofita, ma quali scuole o enti sono riconosciuti per fare corsi e rilasciare certificati validi.
RispondiEliminaAttualmente non esistono scuole o enti riconosciuti ENAC.
EliminaIl regolamento entrerà in vigore il 30 Aprile e l' ENAC deve ancora pubblicare la circolare attuativa ed altri documenti.
Gli operatori riconosciuti saranno pubblicati sul sito enac.gov.it
Ciao ama secondo voi ad oggi ci sono delle possibilità di lavorare come pilota di droni??
RispondiEliminaIn futuro potrebbe essere possibile.
EliminaIn Francia, dove esiste un regolamento sui droni simile a grandi linee al nostro ma che è in vigore dal 2012, si è creato un mercato di piloti abilitati. In Italia potrebbe succdere la stessa cosa, però è ancora presto per dire come si evolverà questo settore in Italia
INOLTRE DJI è IN GRADO DI FORNIRE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE CHE è STATA FORNITA ANCHE IN FRANCIA, ENAC è TENUTA A RISPETTARE REGOLE ANCHE A LIVELLO EUROPEO, O LE VERRANNO IMPOSTE BEN PRESTO.
RispondiEliminaIMPORTANTE CHE IL MODELLO VENGA ACQUISTATO DAL NOSTRO DISTRIBUTORE ITALIANO, E NON IMPORTATO, PRIMO PER LA GARANZIA, SECONDO PER IL FIRMWARE ADATTO AI NUOVI REGOLAMENTI, RENDE IMPOSSIBILE LO SBLOCCO DEGLI OVVERRIDE.
RAI E MEDIASET NON HANNO RICHIESTO AUTORIZZAZIONE ALCUNA A NOI, NONOSTANTE OLTRE 800 ORDINI PERVENUTI, SIA PER MODELLI CHE RICAMBI.... RITORNO ORA DA SHANGAI, DOVE ABBIAMO AVUTO UN VERTICE AZIENDALE SU QUESTA TEMATICA, CHE SI è CONCLUSO CON UNA SONORA RISATA SULLE FOTO DELLE PROPOSTE "OMOLOGATE" DI MANIFATTURA ITALIANA. CHI VOLESSE RIBATTERE, SAPPIA CHE HO SECCHI DI MERDA DA ROVESCIARE ADDOSSO A CHIUNQUE PENSI DI INSEGNARE A COLTIVARE RISO AI CINESI. GRAZIE. UN ULTERIORE GRAZIE A TUTTI I POSSESSORI DI PHANTOM E SISTEMI DJI, CERTI DEI RISULTATI E CONVINTI DI AVER DATO AL MONDO LA POSSIBILITà DI ACCEDERE FACILMENTE AD UN MERCATO DEL MODELLISMO CHE ERA DI BEN ALTRI PREZZI PRIMA.....CORREGGO IL SIGNORE CHE DICEVA DELLA VENDITA DI 500000 PEZZI... SONO 1.234.747 MATRICOLE PER IL SOLO PHANTOM 1-1.1.1-2-VISION-FC 40.
AGGIUNGIAMO I MODELLI DI FASCIA MEDIA E ALTA E LE SOLE CENTRALI NAZA, WOOKONG, E A-SERIES.... E SIAMO A 4.268.539 DI PEZZI USCITI DALLE NOSTRE FACILITIES DI NINGBO CITY (SHANGAI)
La verità nuda e cruda. Messi tutti a tacere :-) Ieri ci volevano € 5000, oggi ce ne vogliono 1000, questo grazie a DJI ed altre aziende pioniere.
EliminaCome al solito in Italia ci sono le lobby, di gente che a suo tempo è stata pioniere, ma poi si è gongolata sulle proprie posizioni non evolvendosi, e rimanendo indietro...e quindi lamentandosi degli outsider.
Insomma, io comincio oggi con un Phantom 2 vision, come 30 anni fa cominciai con un Olivetti M10. Lavoro nel campo informatico e non mi sono mai fermato o fossilizzato su un'unica tecnologia sfruttandola fino all'osso per farne soldi e smettere di imparare. Immagino che con i droni funzionerà allo stesso modo: se continuo con idee creative, sicuramente nessuno mi spaventerà, tantomeno i nuovi arrivati...è ovvio che se penso di spendere i miei €1000 oggi, e sperare che con un certificato nessuno possa intaccare il mio business...mi sbaglio di grosso.
Salve a tutti, sono più che un neofita, non sono PER ORA possessore di alcun drone, ma ero in dirittura d'arrivo per l'acquisto del Phantom 2....dunque ...suggerisco alla vostra attenzione che per facilitare noi appassionati NO PROFESSIONAL, si potrebbe implementare nelle dotazioni di sicurezza, E SOLO per le zone critiche, l'uso del paracadute....faccio solo un esempio. Certo è che, senza un regolamento preciso e rispondente alla realtà, mi viene difficile investire 1000 e passa euro se poi, dal 1 maggio 2014, per un uso ludico e personale, dovrò pagare un assicurazione di tot euro oppure ottenere una abilitazione particolare relativa all'impiego pagando tot... tutti questi tot mi mettono ansia....magari non potrò permettermi di sborzare queste cifre. State sicuri che comunque, nei controlli dovremo esibire una qualche di ricevuta di versamento....oppure un patentino con tanto di foto per identificare comunque il pilota....l'assicurazione poi....io ci stò....ma a che prezzo? ciao.NB
RispondiEliminaCiao, sulla questione del paracadute ho scritto un articolo giusto ieri http://www.quadricottero.com/2014/03/il-paracadute-per-il-drone-multirotore.html ma consiglio di attendere prima di entrare nel mondo professionale che arrivi il 30 Aprile quando le cose dovrebbero essere più chiare con la circolare attuativa enac.
EliminaPer uso ludico e sportivo non c'è bisogno di patentino e nemmeno di assicurazione. Puoi usarlo liberamente nei campi fuori dagli agglomerati urbani e senza persone. In fondo a questo articolo c'e' il link al regolamento in formato PDF. A fine regolamento ci sono le regole per l'aereomodellismo che sono quelle da seguire per chi usa i multirotori per finalità ludiche e sportive
grazie Danilo, resta il fatto che se volessi fare riprese di edifici storici o simili, nonostante le limitazioni oggettive, potrebbe comunque essere possibile sempre a garanzie di cose e persone?
RispondiEliminaSaluti NB
...spero tanto che DJI possa intervenire su ENAC...ma l'Italia è un paese dove si pensa di essere più furbi dell'Europa e che si possa fare quello che si vuole. salvo poi pagare multe all'Europa per non avere seguito le leggi comunitarie...
RispondiEliminaprepariamo i ganci per appendere tutto nel garage
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